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La festa di Santa Lucia e i Carri allegorici

Ultima modifica 31 gennaio 2020

Santa Lucia è la patrona di Belpasso, e viene festeggiata solennemente ogni anno, il 13 dicembre, con varie celebrazioni religiose e manifestazioni cittadine che insieme costituiscono la più ricca e caratteristica tradizione di fede e di religiosità di Belpasso, sicuramente la più sentita dalla popolazione.

I Momenti della festa
Dal 30 novembre fino al 12 di dicembre si svolge la "tredicina". Tredici giorni infatti, nei quali alle 5 di ogni mattina, viene celebrata la Messa e ci si prepara anche attraverso percorsi di meditazione e riflessione cristiana. E' da tempi immemorabili che si svolge "la tredicina", accompagnata dal suono costante del campanone, che un tempo serviva da richiamo per gli abitanti di Belpasso e delle campagne vicine. L'orario nel quale essa si svolge, apparentemente incomprensibile per i tempi moderni, trova significato nei tempi antichi: fu stabilito infatti per consentire agli innumerevoli agricoltori di potersi recare al lavoro nelle campagne di buon ora, ma tuttavia dopo aver potuto partecipare alla celebrazione della messa e al percorso di preparazione per la festa

Il dodici dicembre, nel tardo pomeriggio, si svolge la processione delle Sante reliquie - alcune delle quali custodite in splendidi reliquari in raffinatissimo argento cesellato del '700 - che parte dalla chiesa di Sant'Antonio Abate e, percorrendo la via Roma, arriva fino alla chiesa Madre. Alla processione partecipa tutto il clero cittadino, le autorità e le rappresentanze di tutto l'associazionismo cattolico e laico Belpassese.

I Carri di Santa Lucia
La sera del 12 dicembre è è la notte dell'immancabile appuntamento con i carri di Santa Lucia allestiti dai quartieri, veri e propri "teatri" montati su di un rimorchio, dove sofisticati marchingegni meccanici entrano in funzione facendo comparire immagini, colori, luci e personaggi, attraverso i quali viene lanciato un messaggio di devozione e di attualità incentrato sulla vita della martire Lucia. E' una notte magica, perchè nonostante Il freddo avvolga impietoso i volti della gente, nessuno ha voglia di allontanare lo sguardo da quelle scene colorate, da quegli ingranaggi precisi, dalle musiche e dai commenti che si susseguono velocemente man mano che il "carro" esegue le sue "spaccate" (si chiama così l'apertura sequenziale di ciascuna scena pittorica). Fede e tradizione, spettacolo e cultura locale si intrecciano per dar vita, come accade ogni anno, ad una delle manifestazioni più sentite e cariche di passione per Belpasso e per i belpassesi che, nei vari quartieri che partecipano alla serata, lavorano intensamente mesi prima per approntare i carri in onore di Santa Lucia.

Nel cuore della festa
Il 13 dicembre è il giorno della festa. La mattina viene svelato il simulacro della Santa che, dopo la trionfale uscita dalla chiesa e gli inarrestabili fuochi d'artificio, viene risposto sull'argenteo fercolo e portato in giro per le vie del Paese.  Il 14 dicembre la festa continua. Di mattina il Pontificale in Chiesa, officiato dall'Arcivescovo di Catania. Nel pomeriggio il simulacro della Santa viene portato ancora in giro lungo le strade del quartiere matrice e al suo rientro in Chiesa, si può assistere alla tradizionale "corsa"; i fedeli che tirano i cordoni del fercolo percorrono, infatti, correndo e conferendo dunque al fercolo una certa velocità, il tratto di via Roma che va dai 4 canti di piazza Umberto alla XIII traversa. Dopo il fuoco di chiusura il simulacro viene riposto, tra le grida di implorazione e devozione dei fedeli, nella "cameretta" allocata nella navata di destra della chiesa collegiata.

 Il patrocinio ad agosto
Belpasso, 6 Agosto 1943: è l'ultima significativa data della storia civile di questo paese.Durante la seconda guerra mondiale. quel giorno poteva aggiungersi ad altre, tristi, vicende. Notizie di morte e di distruzione giungevano dai paesi vicini. Belpasso era un paese deserto, tutti erano sfollati nelle campagne adiacenti. Solo il parroco ed il podestà erano rimasti in paese. Ed ecco l'avvenimento: il carro armato "tigre" posto dai tedeschi in paese, alla 4ª Traversa, per iniziare la battaglia, si inceppa, non va ne avanti ne indietro, non spara: cosi gli inglesi possono entrare a Belpasso evitando scontri a fuoco. In questo fatto i nostri padri hanno visto un segno: la protezione della santa Patrona sulla sua città. Per questo ogni anno, la prima domenica di Agosto, la comunità civile e religiosa si riunisce per fare "memoria" dell'evento.


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